Incontro con gli studenti delle superiori
Un’occasione preziosa di scambio
Tra le tante belle iniziative che la nostra scuola offre come impulso culturale ce n’è una molto poco visibile ma che ha un’azione di scambio e nutrimento reciproco.
Da qualche anno la scuola offre la possibilità ai giovani studenti delle scuole superiori (ambito PTCO) di essere ospitati durante le lezioni o in specifici incontri per scoprire e sperimentare attivamente l’azione e l’intenzione della pedagogia Waldorf.
Un appuntamento fisso ormai da 4 anni è con gli studenti delle terze classi di scienze umane del liceo Galileo Galilei di Gozzano/Borgomanero.
È estremamente interessante e stimolante per noi insegnanti del secondo settennio poter interagire con dei ragazzi che nulla o poco sanno della pedagogia waldorf ma che sentono il bisogno e la curiosità di dare più significato alla conoscenza dell’uomo e del bambino in particolare.
La giornata si articola in un momento introduttivo corale portato da maestri di diverse classi e materie e introdotto da una parte artistica di gruppo. Poi vengono formati dei gruppi di circa 20 studenti affidati ad un maestro che gli fa sperimentare delle attività specifiche della pedagogia waldorf come il fare la maglia a dito, partecipare ad una lezione di ritmi, seguire le linee intrecciate di una determinata forma, modellare un pezzo di cera. Dopo la pausa pranzo spazio alla visita delle classi della scuola partendo dalla I classe e salendo fino all’VIII Classe. È questo il momento più proficuo perché inizia a portare le domande dei ragazzi che vengono successivamente discusse nella parte finale della giornata formativa.
È bello vedere come l’interesse dei ragazzi sia molto attivo e poco alla volta si concretizza in domande:
“ma quando un ragazzo esce da questa scuola?”
“come affrontate la diversità e la specialità di alcuni bambini?”
“…si ho capito che è divertente, ma perché fate saltare i bambini, gli lanciate la palla o gli fate usare i bastoni?”
La fine dell’esperienza realizza a pieno quello scambio reciproco di cui si accennava in apertura… salutando i ragazzi “alla nostra maniera” cioè guardandoli negli occhi e stringendogli la mano e semplicemente ringraziandoli, si coglie quanto siano stati intensi l’incontro e la relazione con questi ragazzi di 16 anni che ancora sfuggono lo sguardo ma sogghignano ringraziando o ti stringono fieri la mano o ti fanno la battutina, perché si intuisce di aver lasciato un bel seme che è stato accolto benevolmente e con divertimento e curiosità.
Scuola Steiner Varese
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