Quindici ragazzi, un maestro e il canto di Natale
19 dicembre 2023
Gazzada Schianno Varese
La recita di VIII classe è uno strumento pedagogico vivo, che ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di poter vivere e innalzare attraverso l’arte teatrale: una profonda trasformazione dell’essere umano in divenire, che proprio in questo momento può essere incarnato.
L’opera di Dickens che è stata scelta, voleva far comprendere come, facendo qualcosa nel proprio piccolo, si può arrivare all’annullamento di un male sociale e, dunque, al miglioramento della condizione interiore; ciò deve nascere in un giorno di gioia, come a Natale, e continuare come un fuoco che non si spegne più. Nella narrazione, anche se irreale, entrano fatti storici, come in questo caso la rivoluzione industriale in Inghilterra, argomento trattato in VIII classe.
Si mostra, infatti, la condizione borghese come potenza principale e la condizione delle persone più povere, di grado sociale inferiore, costrette appunto a lavorare per la borghesia, in condizioni umili e povere. Ed è proprio nella classe media che Dickens vede una classe egoista e interessata unicamente agli affari, che sfrutta i meno abbienti ed è incapace di godere della vita. È proprio ai membri della borghesia che l’autore si rivolge invitandoli a dare una svolta alla loro vita e, di conseguenza, a tutta la società.
Attraverso il personaggio o i personaggi scelti dall’insegnante per ogni singolo alunno e alunna, i ragazzi si addentrano nella scoperta dei loro talenti, delle loro capacità e delle loro possibilità, scoprendoli in questo unico e prezioso lavoro insieme. Attraverso la cura e la ricerca del gesto e del movimento nello spazio scenico, si arriva alla parola, ed ecco che il personaggio individuale emerge pian piano, si evolve e si completa con lo spettacolo finale portato a genitori e ragazzi della scuola. Il palcoscenico della recita così, diventa uno spazio sacro in cui affiora un vero e proprio lavoro sociale: ogni individualità esprime sé stessa in relazione con le altre, e ad armonizzare questo aspetto fondamentale dell’arte teatrale, contribuiscono la creazione delle scenografie, nel confezionamento dei costumi e nella preparazione e lo studio delle musiche. La recita di ottava classe unisce in sé tutte le competenze che i ragazzi hanno acquisito durate gli otto anni insieme come chiusura del ciclo delle scuole Waldorf.
Attorno a questo processo vissuto dai ragazzi, vi è il grande aiuto degli adulti: genitori e insegnanti che facilitano, accompagnano e sostengono il processo trasformativo e creativo, dando ad ognuno la possibilità di manifestare sé stesso.
A seguire i commenti che i ragazzi hanno portato individualmente in classe la settimana dopo lo spettacolo.
Le parole e riflessioni dei ragazzi:
In un attimo tutto era finito, gli spettatori erano entusiasti e noi attori felici di tutto!
A Settembre del 2023 quando abbiamo iniziato a lavorare per lo spettacolo non pensavamo di riuscirci perché, oltre alla recitazione, dovevamo preparare la scenografia, i costumi, le canzoni e tutto quanto…
Ci sono stati momenti divertenti ma anche noiosi che hanno contribuito a renderla unica.
Questa esperienza è stata la cosa più bella che ho vissuto con la mia classe in questi otto lunghi anni.
Mettere in scena questa recita in così poco tempo non è stato facile, ma ci siamo divertiti così tanto che alla fine è stata un’esperienza bellissima.
Pensate che la notte prima dello spettacolo sognai di non ricordare più le mie parti e così per colpa mia il lavoro non si potesse compiere, ma una volta finito lo spettacolo sono stata molto soddisfatta del nostro lavoro.
E’ stata un’esperienza unica, abbiamo imparato a lavorare come una squadra, affrontato litigi e stanchezza, ma alla fine ci siamo divertiti moltissimo.
Sono felice che abbiamo lasciato un segno nella nostra scuola visto che l’anno prossimo non ci saremo più, mi piace pensare che qualcuno si ricorderà del nostro lavoro.
Mi sono divertita molto, per me i momenti più belli sono stati durante le prove nei giorni prima dello spettacolo, è bello lasciare un ricordo che rimarrà nella scuola anche dopo che ce ne saremo andati.
Eravamo tutti un po’ contrari di fare la recita a Natale e non alla fine dell’anno, ma questa decisione del Maestro si è rivelata un’ottima idea nuova e originale.
Lo spettacolo è stato bellissimo, sono molto soddisfatto perché i nostri sforzi sono stati ripagati dal grande dono che abbiamo lasciato alla scuola.
I ragazzi hanno dimostrato a sé stessi di saper mettere insieme tutto quello che hanno imparato in otto anni di scuola: impegno entusiasmo e saper lavorare insieme su più fronti; grazie a tutti loro che hanno avuto fiducia e amore per il lavoro.
È stato veramente indimenticabile, non intendo solo lo spettacolo in sé, ma tutto l’insieme. Ringrazio di cuore i genitori e gli insegnanti che ci hanno sostenuto e aiutato, soprattutto ringrazio i miei compagni per non essersi mai arresi e aver creduto in loro stessi.
Scuola Steiner Varese
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